di John Sebastian Moran, jr.
“... e perciò, fermandomi a riflettere su cosa sarebbe rimasto di me in questo mondo
se, per una volta, gli artigli dei miei nemici fossero stati più veloci della lama della
mia spada, venni infine alla conclusione che un buon modo per passare alla storia sarebbe
stato quello di lasciare testimonianza scritta di ciò che avevo appreso o escogitato in anni di
avventure... uno scritto che potesse aiutare i giovani scassinatori a restare in vita quanto più
a lungo possibile e a migliorare le loro capacità fino ad elevare al livello di Arte quelle che
altrimenti resterebbero delle abilità piuttosto banali, in fin dei conti...”
“...riguardando adesso a quei tempi con l’occhio dell’esperienza, penso a quanto fossero
ingenue e insieme presuntuose le mie aspirazioni, nel ritenere di possedere allora, pur con il
bagaglio di esperienza veramente considerevole che avevo già vissuto, la capacità e il distacco
necessari a scrivere un vero libro sull’Arte del Furto... ciò nonostante, mi cimentai nel
tentativo, ed eccomi qua...”
(dalla prefazione alla quindicesima edizione)