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John Sebastian Moran
Cenni biografici


Nato a Darokin nella Repubblica di Darokin, sul Mondo Conosciuto di Mystara, il 28 del mese di Flaurmont (Sulamir) del 977 a.C. (after Crowning), da Sebastian Moran Sr., rispettato Maestro ladro nella potentissima Gilda di Darokin e da Madeleine Roylott, unica figlia di famiglia nobile ma decaduta finanziariamente.

La sua infanzia è trascorsa tutto sommato abbastanza tranquilla nella città natale. La morte della madre in giovane età, quando il piccolo Moran aveva solo tre anni, ha fatto sì che padre e figlio diventassero molto intimi, rafforzando le naturali affinità esistenti tra loro. Il suo talento naturale per la comprensione dei più riposti segreti di ogni serratura è stato ben nutrito dai consigli paterni: un’altro talento, altrettanto spiccato, per l’arte orafa e la gioielleria ha trovato valido supporto negli insegnamenti di uno dei due migliori amici del padre, un Nano di nome Ronald Dwarf (vero nome Roh’ald Dw’ahr’ff - scarsa fantasia degli umani nel traslitterare i nomi nanici - N.d.r.) esperto orafo e avventuriero, cui Sebastian Moran affida il figlio allorquando parte per qualche pericolosa impresa.

Il giovane Moran cresce robusto ed agilissimo, doti, anche queste, ereditate dal padre e sviluppate con un costante esercizio fisico. Al tempo stesso, si dedica agli studi, interessandosi sopratutto alla storia del suo paese e trascorre lunghe ore a studiare le mappe e le carte geografiche, fantasticando sui racconti del padre e su quello che si può trovare nelle terre selvagge ed inesplorate oltre i confini. Molte sere della sua giovinezza sono trascorse nelle locande di Darokin frequentate dai mercanti che vengono da oltre confine, ad ascoltare storie di viaggi e di popoli lontani.

All’incirca all’epoca del suo inserimento nella Gilda come apprendista, poche settimane dopo il superamento dell’esame di ammissione, la tragica morte del padre sconvolge la sua vita. Le circostanze della scomparsa del genitore non sono del tutto chiare, e l’unico che potrebbe fornirgli informazioni in proposito (il secondo migliore amico del padre, Hardin) si rifiuta di dire alcunché. La tragedia scuote profondamente Moran. Dopo la morte del padre, per due anni scompare dalla città e trascorre questo tempo in vagabondaggio tra i boschi e le praterie del nord della Repubblica, tenendosi solo sporadicamente in contatto con Hardin e Dwarf.
Dei suoi pensieri e di quello che gli è capitato in questo periodo non ha mai fatto parola a nessuno, ma al suo ritorno la rabbia in lui è più viva che mai, e lo spinge a consacrarsi anima e corpo alla vendetta. Ma la via che porta alla giusta punizione del colpevole è lunga e dura.

Per iniziare, Moran deve convincere Hardin di essere abbastanza saggio e maturo per essere in grado di apprendere la verità sulla morte del padre, e non solo un giovane impulsivo ed inseperto che va a farsi ammazzare. Questo obiettivo si può ottenere soltanto con lunghi, faticosi anni di apprendistato nella migliore delle scuole: la vita di avventuriero on the road. Ma il primo incarico affidatogli si risolve in un fallimento clamoroso e in una fonte di guai per il futuro. L’inesperienza di Moran causa l’arresto di un alto dirigente della Gilda, un giovane membro emergente del Consiglio Direttivo. Solo l’intervento di Hardin gli evita l’espulsione, ma al prezzo di causargli serie difficoltà con diversi membri delle alte gerarchie della Gilda, invidiosi del favore riservato da uno dei più alti Maestri come Hardin ad un novellino, seppur figlio d’arte. È così che Moran è costretto ad intraprendere la lunga via dell’esilio.

È per un caso o per un disegno premeditato del destino che il primo incarico affidatogli all’estero da Hardin (guida per un gruppo di viaggiatori) lo porti a conoscere quelli che diventeranno i suoi compagni d’avventura: un Elfo appassionato di tutto ciò che è di colore nero, oppure è di acciaio affilato, oppure ha lunghe gambe e begli occhi; ed un Mago presuntuoso ma potentissimo, esperto malgrado la giovane età, istrione nato e dotato di un fisico poderoso ed inconsueto per un adepto delle Arti magiche.
Il resto, come dicono i Bardi, è storia, anzi, leggenda. Le imprese del terzetto formano materia di racconti, intorno al fuoco nelle sere d’inverno e sotto le stelle in estate, per più di un continente. Nel volgere di meno di tre anni, Moran e i suoi compagni si sono trovati coinvolti in eventi terribili e cruciali per la stessa sopravvivenza del Mondo Conosciuto. Nel corso degli ultimi tempi, un Mistico silenzioso e portatore di curiose ed oscure conoscenze si è unito al gruppo, e il suo arrivo è foriero di grandi eventi, che per ora esistono solo nella mente degli Dèi... o del Destino...

John Sebastian Moran, jr. JOHN SEBASTIAN MORAN, JR.
Statura: 173 cm.
Peso: 74 kg.
Capelli: neri
Occhi: neri
Segni particolari: cicatrici di spadate, artigli e palle di fuoco un po’ dappertutto sul corpo. Viso non bello (anzi), ma dallo sguardo profondo ed inquietante. Si muove con agilità istintiva e atteggiamento felino.
Note caratteristiche: Agile e forte, seppure non eccessivamente robusto. Intelligenza media ma grande buonsenso. Scarso carisma, passerebbe inosservato in molte circostanze, ma ciò che lo identifica subito come temibile spadaccino è l’abitudine di non separarsi mai dalla sua spada orientale di tipo Tachi, che ha scoperto da poco essere una Sa Shull, un’arma rarissima e preziosa, artefatto inestimabile contro Esseri provenienti da altre dimensioni. Ottimo spadaccino, discreto arciere (ma non usa mai l’arco se il nemico è di dimensioni inferiori a quelle draghesche). Cavalleresco fino all’eccesso e leale, preferisce riempirsi le tasche derubando i “cattivi” piuttosto che i “buoni”. Profondo conoscitore di pietre preziose e gioielli ben lavorati. Innamorato sfortunato di una bellissima Sacerdotessa, spera che un giorno le sue eroiche imprese gli spalanchino la porta del cuore di lei...
Compagni di avventure: da oltre due anni viaggia con un Elfo molto lontano dagli stereotipi “elfici”, terribile spadaccino e coraggioso fino alla follia che si fa chiamare L’Elfo Nero, e con un mago sbruffone ma potentissimo (anche fisicamente) dal misterioso passato, di nome Aisgriin o Haisgreen (l’ortografia non è molto chiara...), cui si è aggiunto in seguito un Mistico silenzioso e terribile nel combattimento a mani nude, di nome Hierax, proveniente dal remoto e semimitico Impero di Lhynn.

LetteraPer contattare Moran inviate un messo a questo indirizzo: jsmoran(at)tiscali.it

Hierax       Fëaringel       Ice Green

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