L'uomo alto e magro gettò per terra la pesante sacca da viaggio e si sedette su una panca appoggiata contro il muro della locanda. Distese le lunghissime gambe che lo facevano somigliare a una gru e stette per un po' a osservare la folla sul molo, in paziente attesa di imbarcarsi sul battello.
Dannazione! Una bella sfortuna dover partire per Ylaruam proprio adesso! - pensò rabbiosamente. Guardali tutti questi idioti, sembrano contenti di imbarcarsi. E tutto solo perché lasciamo Wendar dove fa un freddo boia e andiamo verso il sole e il caldo. Ma sono in vacanza, loro! E io invece devo lavorare...
E che razza di lavoro. Niente a che vedere con quello che faceva di solito. Organizzare incontri commerciali e di altro genere tra persone appartenenti a popoli che non avevano niente in comune tra loro... sì, d'accordo, era bravo a parlare, questo era vero. Passare anni a dare spettacoli, a cantare e recitare di fronte ai pubblici più disparati in varie dozzine di regni di Mystara non si può fare senza avere la lingua sciolta. Ma ciò non toglieva che fosse un compito maledettamente rognoso. Se non fosse stato per la paga buona...
Ma intanto mi perdo l'Adunanza! Loshdain prossimo... e io sarò diretto verso l'Emirato di Nithia. Bah. Chissà quando ricapiterà di poterci andare... Sarebbe stata anche una buona occasione per rivedere il Conte Moran. A quanto pare invece non ci va neanche lui... Se non ci incontriamo a Thyatis prima o poi, o se non vengono a trovarmi a Wendar, lui e Fëaringel... chissà poi gli altri due che fine hanno fatto. Rin Galen dovrebbe essere a Ierendi, ma Hierax? Al Corran Keep non hanno notizie di lui da mesi... che sia tornato a Minrothad? Strano, a pensarci bene...
- Ossian! C'è un certo Ossian qui? Lo aspettiamo a bordo! Ossian!
- Arrivo! - gridò l'uomo alto. Si alzò, buttò la sacca da viaggio su una spalla e si incamminò verso la passerella della nave.