Bravo Fëaringel. Mi sei piaciuto.
Ti è andata bene che era solo un orco puzzolente. Non provarci mai più.
Come siamo suscettibili. Avresti preferito lasciarlo andare nel suo buco schifoso?
Sai bene a cosa mi riferisco.
Altrimenti, cosa potrebbe succedere?
Potrebbe succedere che nel buco schifoso ci finiresti tu.
È... divertente. Guidare le tue azioni. E poi vedere la tua reazione.
Arrugginiresti per secoli prima di trovare un altro degno di portarti. Non esagerare.
Non provocare, Elfo.
Se i miei compagni danno una parola, questa deve essere mantenuta.
Per un orco! E poi è piaciuto anche a te ammazzarlo, l'ho sentito.
Ho provato un piacere immenso a scagliarti nella sua nuca e vederlo stramazzare a terra...
Di che ti lamenti allora?
... ma devo essere IO a decidere di farlo!
In questo stesso momento potrei farti ammazzare quei tre con cui vai in giro, sempre se quel mago non ti incenerisce prima. Se solo volessi veramente farti fare qualcosa contro la tua volontà non avrei che da pensarlo.
Ma questo non rientra nei tuoi piani. Ammazzarmi o farmi ammazzare non ti sarebbe molto utile, giusto? Forse ne subiresti qualche conseguenza?
Maledetto di un elfo.
Fammi vedere quanto sei coraggiosa.
Ti ho detto di non provocarmi, Fëaringel.
Saresti così coraggiosa, se ti dessi la possibilità di tagliarmi le vene dei polsi?
Non farlo, possa l'oscurità avvolgerti per sempre!
Senti le gocce che scendono a terra? Hai paura forse? Perché sento i tuoi pensieri tremare?
FERMATI! Ti prego!
Controlla la mia mente, Narbeleth. Impediscimi di uccidermi con la tua lama.
NO!
La luce dell'alba di Desia mi risveglia. Per quanto tempo sono rimasto svenuto? Qualche ora, oppure qualche giorno? Il segno della lama è ancora visibile sul mio polso: guarirà anche questo, col tempo o con la magia. Qualcosa ha fatto in modo che Narbeleth non mi dissanguasse, il mio istinto di conservazione, o forse il suo. Chissà. Per quanto mi sforzi ora sono troppo debole per pensare, e devo rientrare alla locanda dove mi aspettano gli altri.
Il ricordo vago del suo ronzìo prima di svenire, una vibrazione di eccitazione mista a paura e la sua supplica. Come se avesse paura di non riuscire a controllarsi, o come se invece non volesse farlo e però non potesse impedirmelo. Chi è più forte tra me e lei?
Narbeleth è a fianco a me, la mia metà oscura. Prima di svenire, per la seconda volta mi ha promesso di parlarmi delle altre quattro parti. Non capisco, ma se non mi ha ucciso devono essere importanti per lei come per me.
La raccolgo e la rinfodero sentendo ancora l'eco del rumore bianco del suo pensiero.
La città non è lontana, posso farcela anche con questo mal di testa.
Dovrei pensare a una buona scusa da raccontare agli altri.