Sole. Una bella giornata di inizio Yarthmont.
Le strade sono così belle, pulite, tranquille. Sembra tutto in ordine.
Lascio che il caldo dei raggi dorati mi scaldi la pelle. Ho avuto freddo per tanto di quel tempo che mi sembra di essere ancora intirizzito. Ma il sangue ha ripreso a scorrere caldo nelle vene.
È davvero finita? Me lo chiedo. Mi sento come un coniglio puntato da uno sparviero, paralizzato dal terrore, che all'improvviso lo vede svanire. O come un convalescente da una grave malattia che si alza dal letto e ancora non riesce a credere di poter camminare normalmente.
Le immagini scorrevano nella memoria intorpidita di Moran, mentre le scene familiari delle strade di Ierendi riempivano i suoi occhi... così simili, eppure così sottilmente diverse da quelle che erano state le vie dell'allegra capitale del Regno prima delle immani devastazioni apportate da Ferlha Morrh e della ricostruzione soprannaturale che nel giro di sette notti era stata compiuta dall'Arcinquisitore Nemrodus...
Non riesco ancora a credere che sia finita. Così facile, alla fine. Sembra quasi troppo bello per essere vero. È come se da un momento all'altro dovesse arrivare dal nulla un'altra freccia, o dovessimo ritrovarci un'altra lettera di scherno dal nostro boia sulla tavola della prima colazione.
E invece era finita. Non ci sarebbero più state frecce nella notte. Vairembre era morto. Quello che non era riuscito a nessuno in duecento anni era riuscito proprio a loro... o meglio, era riuscito a Nemrodus.
La trappola micidiale che aveva intrappolato per sempre Vairembre nel mondo delle ombre, entro il cerchio della città, costringendolo ad affrontarli, era stata opera dell'Arcinquisitore. Era stato lui a far ricostruire le vie secondo un nuovo piano regolatore, progettato da esseri di altre dimensioni... ricalcato sulla mappa di un luogo al quale Moran preferiva non pensare. Naturalmente l'aveva fatto per i suoi scopi, uno dei quali era senz'altro quello di prendersi un pezzo del Velo dell'Oscurità per esaminarlo; e l'aiuto che avrebbe dato loro era solo un piccolo beneficio secondario.
Ma, ad ogni modo, era finita. Spogliato del suo potere di entrare ed uscire a piacimento dalle Ombre, Vairembre si era rivelato semplicemente un essere fortissimo, ma non invulnerabile... un mostruoso incrocio tra un Drow e un essere umano, che però non aveva retto all'assalto combinato della spada di Moran, della magia di Ice Green, dei micidiali calci di Hierax... e sopratutto della potenza incommensurabile, in quella dimensione, di Narbeleth.
Quello che restava dell'anima di un uomo che la Morte si era finalmente ripresa dopo duecento anni era stato assorbito dalla spada di Fëaringel. Nemrodus non ne era stato molto contento, aveva sperato di poter tenere con sé il Velo per un po', per poterlo studiare. Ma per loro era stato meglio così. L'essere innominabile che si era ripreso ciò che gli apparteneva era stato placato e li aveva liberati del mostruoso potere che aveva loro concesso e che infine li avrebbe resi suoi schiavi.
Moran rabbrividì nuovamente al pensiero di quella scena allucinante. Erano stati completamente alla mercé del Demone... avrebbe potuto benissimo schiacciarli in un istante, riprendersi ciò che era suo, e cancellarli, oppure avrebbe potuto lasciare che il potere che aveva loro donato li corrodesse e li rendesse suoi servi per l'eternità. Sperare in concetti come lealtà e rispetto della parola data, trattando con un Demone, era futile: potevano solo sperare in un suo capriccio favorevole.
Ma Fëaringel si era rivolto ad Orcus con una stranissima nota di autorevolezza e insieme di confidenza nella voce, come se stesse parlando con un suo compaesano di Sayshell... e Orcus era sembrato - ammesso che questo termine fosse applicabile ad un Demone - come sorpreso e allo stesso tempo compiaciuto...
Basta con questi pensieri. È finita, e ora almeno per un po' le cose andranno meglio. L'influenza di Narbeleth su Fëaringel per il momento è sotto controllo, e potremo dedicarci con calma ad altre faccende.
Sempre che, naturalmente, gli emissari di Alphaks non venissero a conoscenza dell'aiuto che avevano dato al suo arcinemico Orcus...