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Un nuovo inizio
di Ice Green

La mente fissa su quel pensiero. Non riesce a pensare ad altro. Eppure sarebbe bastato poco. Ma quando si perde il controllo, quando si perde di vista il punto cruciale, quando ci si lascia trascinare, quando la magia si impadronisce di te...

- Figliolo non puoi contiunuare a torturarti - il vecchio Frennon Almagell interruppe i suoi pensieri - sei lì affacciato a quella finestra da quasi tre giorni. E non hai toccato cibo!
Silenzio. La luce della sera cominciava a scomparire dietro le colline. I due stavano immobili, l’uno assorto, l’altro preoccupato.
- Ci sono cose che succedono senza un perchè. Questa è la vita. Devi farti una ragione di quello che è successo. Dall’inizio dei tempi ci sono state lotte tra il bene e il male. Un tipo di lotta, che ai più è sconosciuta, è quella combattuta dall’Uomo per avere il controllo sulla Magia, e dalla Magia per avere il controllo dell’Uomo. Tu eri stato soggiogato; c’è voluto un evento tragico per essere liberato. Adesso tu hai una possibilità che ai più è negata: ricominciare. Hai la fortuna di avere una seconda possibilità, di trovare la tua missione, o, se preferisci, la tua strada.
Silenzio. La luce della sera era ormai un ricordo. Le prime timide stelle cominciavano ad apparire.
- Quindi io avrei una missione da compiere. Il mio destino è stato già scritto, e io non dovrei fare altro che aspettare che si compia. - Senza muoversi Ice Green interruppe il suo lungo silenzio.
A quelle parole il veccho Frennon perse la pazienza, poggiò la mano sulla spalla di Ice e lo costrinse a voltarsi. I loro occhi si fissarono a lungo. Il vecchio e il giovane, uniti da un legame indissolubile, rafforzato dalla magia che pervadeva entrambi.
- Non fare lo sciocco! - tuonò il vecchio. - La storia non è già scritta. Neanche quella passata. Ognuno ha una missione da compiere, e la tua è ben più importante di quello che credi. Tu hai avuto un grosso dono, possiedi il tocco magico. Sappi che per te ci sono grandi progetti. Ma dovrai scoprire da solo di cosa si tratta. Dovrai affrontare un lungo viaggio alla ricerca di te stesso. E solo se riuscirai a controllare la magia il disegno potrà compiersi. E tutto questo non sarà avvenuto invano.
Frennon si voltò lentamente, e appoggiato al suo bastone andò a ravvivare la fiamma, lasciando Ice ai suoi pensieri.

La notte.
Le prime luci dell’alba filtravano dalle pesanti tende. Un’ombra si muoveva, furtiva e silenziosa, tra le ombre della casa.
Quando, all’improvviso... luce.
- Volevo che prendessi coscienza di te. Ma almeno salutami. - Frennon si avvicinò con le braccia aperte verso il suo pupillo, per un caloroso abbraccio.
- Come sempre avevi ragione, maestro - ammise il giovane mago. - Parto alla ricerca della mia strada. Ma ci rivedremo.
- Il mio tempo un giorno finirà - disse il vecchio - e quel giorno avrò un degno successore. La mia porta è sempre aperta, torna quando vuoi. - Infilò la mano nelle pieghe delle sue vesti, e, porgendogli un sacchetto, continuò dicendo: - Non voglio che tu parta a mani vuote. Quando sarà il momento aprilo: saprai cosa farne.

Con il suo bagaglio sulle spalle, Ice Green si allontana dalla casa di Frennon, con la mente ancora in subbuglio. Si ferma un istante, giusto il tempo di voltarsi per salutare con la mano il suo vecchio maestro. Un profondo respiro e riparte, pronto a sfruttare l’opportunità di avere un nuovo inizio.


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